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Perché usare entrambi i piedi a calcio?

Sin da piccoli, un giocatore che si avvicina al mondo del calcio tende a fare affidamento esclusivamente sul “piede forte” in contesti di gioco. È vero che ciò consente di avere una maggiore sicurezza e precisione sul campo, rivelando un atteggiamento più sereno e positivo nel complesso.

Tuttavia, essendo fondamentale la sensibilità del piede forte al contatto col pallone, ancora più apprezzata sarà la fluidità di entrambi. Quindi, una condizione ideale e vantaggiosa sarebbe quella di utilizzare tutti e due i piedi mostrando forza e fiducia, facendo così emergere un clima calmo in tutte le possibili situazioni di gioco che ci si trova ad affrontare durante una partita di calcio.  

Vantaggi di essere ambidestri a calcio

Nel calcio contemporaneo, basato sulla rapidità di esecuzione, risulta quindi fondamentale giocare contando sui due piedi allo stesso modo, così da poter affrontare le diverse situazioni di gioco nel minor tempo possibile. Vantaggi elevati risultano:

  • Imprevedibilità, in modo da affrontare nel migliore dei modi l’avversario e spiazzarlo con i propri movimenti. In questo modo il tuo marcatore non sarà in grado di prevedere la direzione della palla, andando in uno stato di preoccupazione, mentre tu sarai in grado di sostenere la mossa successiva con maggiore facilità mostrando un gesto il più possibile pulito e naturale.
  • Equilibrio, in modo da favorire armonia e facilitare la coordinazione del calciatore, anche nel lungo termine. Se viene abituato solamente il piede forte al contatto della palla, si possono andare a creare scompensi posturali in quanto l’altro piede diventa funzionale esclusivamente all’appoggio temporaneo durante il movimento per calciare. Ciò può anche provocare un maggior numero di dolori o infortuni dovuti proprio agli sbilanciamenti del corpo.

Chi sono i giocatori ambidestri più forti?

L’ambidestrismo è una caratteristica veramente rara (1% della popolazione) relativa al controllo degli arti che permette di usare entrambe le mani indistintamente; lo stesso vale per i piedi: un vantaggio da non sottovalutare nel mondo del calcio in quanto consente di sostenere una maggiore versatilità nel campo. Nel 2017 Simone Verdi, ambidestro naturale, è entrato nella storia del calcio realizzando nella stessa partita due goal calciando dai due lati opposti del campo, prima con un piede e poi con l’altro; stesso capolavoro compiuto dal centrocampista spagnolo Marcial Pina nel 1978. Si tratta di un’impresa in grado di lasciare immobile il portiere e diffondere stupore tra gli spettatori proprio per la grande dimostrazione di talento e controllo totale della situazione di gioco. Altri calciatori ambidestri sono: Neymar, Boateng, Yedder, Ansaldi, Perišić, Dembélé, De Bruyne, Zielinski, Cazorla e Hernanes.

In verità, tutti noi abbiamo la potenzialità per adoperare entrambe le porzioni del corpo, destra e sinistra, con la medesima agilità e bravura, si tratta solo di pratica e allenamento mentale strutturati sulla stessa intensità e costanza. Alcuni giocatori degni di nota che sono stati in grado di lavorare e perfezionare la gestione del proprio piede debole raggiungendo un visibile livellamento sono: Ronaldo, Ibrahimovic, Belotti, Eriksen, Neymar, Dzeko, Lahm, Maldini, Nedved e Kroos. Sarà pure una casualità la caratteristica di saper usare perfettamente entrambi i piedi con naturalezza, forza e precisione, eppure sono tutti nomi che vanno a collocarsi tra i campioni di calcio. Tuttavia, oltre alle abilità tecniche, vanno ben allenate anche quelle atletiche, tattiche, mentali ed attitudinali.

Come migliorare il piede debole

Essere ambidestri è differente dal saper usare bene il piede debole poiché risulta naturale utilizzarli entrambi alla stessa maniera ma l’esercizio e la ripetizione dei gesti portano a ridurre la disparità tra i due piedi. Se, anzi, non hai mai lavorato sul rafforzamento del piede cosiddetto “debole” ti sarà utile seguire tali consigli per potenziare qualità come:

  • Sensibilità: concentrati e lavora solamente sul piede debole, cercando di improntarlo in una prospettiva di dominanza rispetto all’altro già abituato al contatto con la palla. Esercizi tecnici che favoreggiano questo atteggiamento sono composti da palleggi col piede da rafforzare, in modo da acquisire fiducia, prendere confidenza col pallone e diminuire la rigidità dei movimenti. È utile sia far scorrere la palla sotto la suola della scarpa, sia appoggiare il pallone sopra la punta del piede e sollevarlo da fermo. Successivamente, lancia la palla verso il terreno e colpiscila con il piede, facendola ritornare tra le mani, concentrandoti sull’attenzione e la velocità.
  • Parità: durante le situazioni pratiche introdurre l’utilizzo il piede debole senza trascurare quello forte, impiegandoli entrambi in egual modo durante gli allenamenti. Esercizi tecnici che potenziano la parità di utilizzo di entrambi i piedi sono gesti come il passaggio, volti a spostare il gioco o mantenere il possesso della palla guadagnando spazio e tempo. Il piede di appoggio consente di favorire l’equilibrio e si trova ad una distanza dalla palla di circa una dozzina di centimetri; in questo modo la punta del piede di appoggio va ad indirizzare la direzione del tiro. Il pallone deve essere colpito leggermente sopra la sua linea mediana dalla parte interna del piede, all’incirca a metà. Durante questo movimento, la gamba va a caricare piegandosi ed estendendosi per colpire il pallone, favorendo un gesto fluido e naturale, mantenendo però la caviglia rigida.

Grazie ai nostri corsi di perfezionamento, i ragazzi hanno la possibilità di migliorare le proprie abilità calcistiche perfezionandosi con allenatori professionisti, che lavorano in piccoli gruppi in base alle necessità dei singoli ragazzi, lavorando sulle basi, sulla tecnica e anche su programmi di calcio specifici di calcio sui ruoli.

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